Giorno 13

 In Diario di viaggio, Tanzania 2022 !

Dopo anni di commenti giornalieri è difficile non incappare in situazioni e concetti ripetitivi.

L’odierna giornata prevedeva un trasferimento di un’oretta di guida folle a sud-ovest dell’isola, il tizio è sempre quello e prima di lavorare nel settore turistico guidava gli autobus pubblici … una garanzia …, per un’escursione in barca con in programma un bagno su una lingua di sabbia che a dipendenza della marea appare e svanisce, dello snorkeling, un pranzo a base di pesce grigliato ed un rientro alla terra ferma con l’aiuto del solo vento e con la probabilità dell’85% d’incrociare dei delfini e che ovviamente avevano visto il giorno prima. Anche la referente di questo nostro viaggio ci ha caldamente consigliato l’attività e mi sono lasciato convincere durante il concepimento del programma.

Questa sera a cena, tra i soliti commenti quotidiani, gran parte di noi era dell’idea che da uno a dieci la giornata non valeva più di quattro … per quanto mi riguarda nettamente al di sotto delle aspettative, ma eccone i motivi.

Nei parchi in Tanzania avevamo puntato alla formula privata, tutto è stato allestito con guida, veicolo, orari e luoghi tarati per le nostre esigenze e sinceramente resta difficile ritornare alla formula del gruppo dove sempre più vedo speculazione in questo mondo turistico che soffre enormemente di una spietata concorrenza, di recente di una maledetta pandemia e, ahimè, di luoghi sempre meno preziosi da vendere giacché super sfruttati e maltrattati dall’uomo, che, troppo spesso e senza tanti scrupoli predilige il fattore economico a quello della salvaguardia … non certo concetti nuovi vi sto esternando!

Oggi la grande delusione è stata la barriera corallina, o meglio quello che ne resta, perché con ogni probabilità dieci o venti anni fa era tutt’altra cosa. Fondali smunti, pesci presenti ma assai monotoni, coralli tristi e rovinati dalle ancore di decine di barche che giornalmente riversano in acqua turisti come boe per una ventina di minuti senza minimamente guidarli o quanto meno dare loro delle indicazioni. Inoltre la visita all’isolotto che c’è e non c’è era affollato come la fermata dell’autopostale il primo giorno di scuola elementare e pure uno sfigato di venditore di birre ha contribuito a profanare un luogo che tecnicamente avrebbe tutte le carte in regola per incantare. Positiva è stata la grigliata di pesce sia per qualità che quantità e la bella idea di servire come dessert un assaggio di una decina di frutti locali di stagione che oltre ad averci proposto nuovi sapori ha interessato l’intera tavolata.

Per quanto sopra abbiamo pagato poc’oltre cento dollari … a cranio e se credo e stimo che coloro che hanno davvero creato il servizio intascano meno della metà, perché come in tanti altri settori ci sono di mezzo i parassiti delle provvigioni …, un po’ mi fa rabbia. Ma così vanno le cose in questo pianeta.

Concludo informandovi che ovviamente al rientro i delfini non li abbiamo visti e senz’altro domani mattina diranno ai nuovi clienti che con molta probabilità si vedranno i delfini come il giorno precedente …

Buona notte ed un abbraccio.

Michele

 

DOD
Vedere una barriera corallina in bianco e nero oltre a non aver scattato neanche una fotografia … il che è tutto dire! (quelle che vedete sono di Nicole fatte con l’iPhone)

GOD
La chiacchierata in famiglia durante la cena

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