Giorno 14
Penultimo atto di quest’altra splendida avventura Africana e come spesso accade dopo oltre due settimane lontani da casa e soprattutto dai miei adorati micini ho voglia di rientrare.
Certamente l’assenza del sole, un cielo cupo e a tratti piovoso, una temperatura che non permette di sfoggiare i migliori costumi da bagno, l’immancabile e triste bassa marea pomeridiana, che trasforma il bel mare mattutino in una sorta di cimitero per alghe, conchiglie e purtroppo anche pezzi di plastica, hanno alimentato il nostalgico sentimento.
Mattinata dedicata al biliardo e al ping-pong, con sfide all’insegna della proverbiale rivalità padre-figlia e che per il momento danno ancora ragione al vecchietto di casa che poi però si è un po’ perso nel pomeriggio quando sono entrati in scena giochi di carte che richiedevano meno abilità fisiche e più neuroni … raccogliendo una sconfitta dietro l’altra …
Abbiamo trascorso qualche ora spensierata tutti assieme ed una passeggiata in spiaggia ci ha preparati per una cenetta solitaria in spiaggia a base di pizza, niente male per essere africana, e birra targata Serengheti. Qualche piccolo screzio verbale tra sorelle, altro chiaro segnale di rimpatrio, e tutti a nanna per una nuova giornata che speriamo ci regalerà un po’ di sole.
Ad essere sincero Zanzibar, tanto decantato, mi ha deluso. Erano anni che non vivevo la formula dell’albergo “all inclusive” e classiche attività di gruppo. Devo proprio essere alla canna del gas perché, penso per la prima volta nella vita, ho partecipato all’acqua “gym” con moglie ed altre due francesi sotto gli occhi costernati di Chiara e comunque divertita a filmarmi. Pronta la minaccia di morte in caso di divulgazione sui “social” del video intitolato: “dugongo alla deriva” … sarebbe la fine per la mia reputazione!
Il cibo in Tanzania è stato un’altra piacevole sorpresa, certamente i lussuosi campi tendati hanno proposto piatti non proprio da gente comune ma sempre di ottima qualità anche se i sapori non sempre hanno incassato il massimo dei consensi, mentre il ricco e onnipresente “buffet” di Zanzibar ha sorpreso per buona qualità, e, difficile da credere, con la pasta tra i migliori piatti. Per quanto mi riguarda i dessert troppo spesso sono nauseanti ed una bomba di calorie giacché zuccherati all’infinito o dalla consistenza che rischia di appiattirvi il palato fino alla prossima pulizia dei denti se una certa massa s’incaglia nel posto giusto. Il vino rosso Sud africano e di uvaggio “pinotage” appaga sempre sfoderando sapori interessanti ed una gradazione sufficiente da sollevare velocemente il morale anche ad un gatto in tangenziale.